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La Turbina Pelton fu inventata da Lester Allan Pelton, carpentiere, nel 1879 mentre lavorava in California, e risulta essere ancora oggi la turbina con il migliore profilo di rendimento. È utilizzata per grandi salti e piccole portate.

L'energia potenziale dell'acqua accumulata ad elevate altitudini giunge alla turbina tramite dei "condotti forzati" che la conducono a valle, ove l’energia diventa di pressione. Un ugello (o più di uno) genera un potente getto indirizzato sulle particolari pale della girante determinandone la rotazione. L'ugello grazie alla sua forma trasforma in energia cinetica tutta l’energia di pressione a monte dello stesso.
La forma delle pale è quella di due cucchiai appaiati, tra i quali si trova un tagliante che divide a metà il getto. Ciò serve ad equilibrare la spinta assiale sui due lati della turbina.
Il flusso in uscita dall'ugello viene deviato di quasi 180° dalle pale della turbina, che, come conseguenza, subiscono una spinta derivante alla deviazione del flusso stesso.
Un aspetto particolarmente apprezzato è l'ampio margine di regolazione della turbina: si può variare la portata del getto riducendolo in sezione (e quindi ottenere una potenza minore), senza che ciò vada ad influire negativamente sul rendimento della trasformazione energetica. La regolazione della sezione avviene mediante una spina che scorrendo sullo stesso asse del getto va ad ostruire parte o tutta la sezione di uscita dell’ugello. La regolazione mediante ago non può essere improvvisa (è infatti necessario evitare colpi d'ariete indesiderati sulla condotta), ed è quindi presente un altro strumento utile in fase di rapida fermata di emergenza: il tegolo deviatore. Esso ha la funzione di deviare il getto dalla traiettoria di lavoro, in modo da non fornire più energia alla girante, per quindi procedere alla chiusura dell’ugello nei tempi definiti dalle sovrappressioni ammissibili in condotta.
Le nostre turbine Pelton possono essere installate su salti da 50 a 1000 metri, e possono essere ad asse orizzontale (1 o 2 getti) o verticale (a 4 getti).